15 settembre 2006
In attesa della revisione dello Statuto di Forza Italia vi propongo questo articolo di Gianni Baget Bozzo tratto da Il Giornale del 13 settembre 2006.

Occorre definire Forza Italia con aggettivi significativi per ridare ad essa una identità che non sia la sola identificazione con Berlusconi. Lo stesso Berlusconi, nel convegno di Gubbio organizzato da Sandro Bondi con periodicità ormai acquisita, ha definito Forza Italia con tre aggettivi: liberale, cristiana e occidentale. Con questa scelta il termine «cristiano» ritorna in una definizione politica, ma accompagnato dal termine «liberale». Ed il termine «liberale» è qualificato dagli aggettivi a cui viene congiunto.
È la prima volta che il termine «cristiano» ritorna in una definizione politica; e, in questo caso, esso non ha più la definizione confessionale che aveva avuto con la Dc, soprattutto a causa della disciplina ecclesiastica dell'unità dei cattolici attorno a quel partito. Questo termine indica oggi una civiltà, quella nata dalla Cristianità e divenuta Occidente. Ma la Cristianità fu la sintesi e la combinazione della cultura ebraica, di quella greca e di quella romana, mediate tra loro dall'evento cristiano. Di qui l'Occidente trae tutte le sue fonti, sia spirituali che intellettuali e politiche. Questo senso di identità di una civiltà e del Cristianesimo come suo collante si manifesta con più forza oggi, quando il mercato mondiale pone a contatto tutte le culture. In Italia il cattolicesimo rappresenta il senso comune della nazione. E ha preservato la sua identità anche quando lo Stato risorgimentale venne travolto nella grande crisi del 25 luglio e dell'8 settembre.
La legislatura iniziata nel 2001, guidata da Berlusconi, è stata la più cattolica della storia repubblicana. Paradossalmente, ciò è avvenuto in misura maggiore che non nelle legislature del tempo democristiano, in cui il carattere confessionale del partito obbligava la Dc a non fare alcuna politica della famiglia e della scuola. La legislatura della Casa delle Libertà è stata guidata da un principio che potremmo chiamare di «sinfonia» tra Chiesa e Stato, per usare un termine caro alla ortodossia greco-slava. Ciò è stato possibile perché Forza Italia, partito guida della coalizione, è un partito non confessionale, legato all'idea della continuità tra Cristianità ed Occidente e quindi ispirato a una visione globale della politica.
Ciò si è imposto in modo tanto più evidente in quanto la sfida islamica è ritornata ad essere una componente aggressiva della storia occidentale, con i mezzi più vari ma legata nel suo insieme al concetto di contrapposizione dell'Islam all'Occidente. È questo concetto che ha reso possibile in Forza Italia l'unità culturale di credenti e non credenti (una divisione più chiara che non quella, impropria, tra cattolici e laici) per mostrare un punto di identità che non era né una religione né una Nazione, ma una civiltà.
Il termine «liberale» unito al termine «cristiano» unifica liberalismo e cristianesimo nel concetto fondamentale della libertà come principio assoluto, oltre ogni differenza di ciò che si intende come rapporto tra conoscenza, dubbio e verità. «Democratico» è un termine che non ha riferimento alla persona: e difatti anche i totalitarismi, fascista e comunista, si sono interpretati come democrazia e sono stati tutti protagonisti, come si dice, dell'avvento delle masse nella politica e nella società. Liberalismo qui dice una cosa diversa. Afferma il primato della libertà e della coscienza responsabile come un principio che trascende la politica e fonda una verità ulteriore rispetto a ogni divisione religiosa o culturale.
In Italia il termine di «cattolico democratico» fu inventato dal Pci per indicare i cattolici filocomunisti e fu poi inteso come definizione dell'impegno cattolico in politica, non tenendo conto che democrazia non voleva dire libertà né primato della persona come valore assoluto. «Liberale e cristiano» dice quindi una cosa diversa da «democratico cristiano» e una cosa opposta a «cattolico democratico». Se Forza Italia deve divenire una forza politica avente una sua identità, sarà un partito cristiano, liberale, occidentale. Come lo ha definito a Gubbio Berlusconi.
Mi piacerebbe capire se anche voi e quanti di voi si rispecchino in questa linea che Silvio Berlusconi ha voluto tracciare e che Don Baget Bozzo ha così commentato.

Etichette: ,

 
posted by Davide at venerdì, settembre 15, 2006 |


9 Comments:


At 5:28 PM, Anonymous Anonimo

personalmente sono un pò allergico alle definizioni.

Questa non mi dispiace,ma contano i contenuti e gli atti pratici. Adesso Berlusconi riorganizzi il partito e lo renda democratico e trasparente nelle procedure. Che poi è quello che accade in tutte le democrazie "occidentali".

 

At 5:35 PM, Anonymous Anonimo

A me questo articolo piace molto.
E' teoria d'accordo ma illustra bene quali sono i principi cardine che ci devono indirizzare.

 

At 5:46 PM, Anonymous Anonimo

Se devo prendere una definizione in assoluto, prendo quella del 1994; quella,per capirci, che accompagna ogni convention di Forza Italia. Quello lì è il partito che serve:

cattolico ma non confessionale, laico ma non laicista, liberale, popolare,nazionale e di respiro europeo.

Se poi qualcuno trova anche il programma del 94 (in cui si parlava di sanità privata, aliquota unica) rifondiamo il partito per davvero.

 

At 5:59 PM, Anonymous Anonimo

nota di servizio: Simone ma dove sei? su messenger??

 

At 6:05 PM, Anonymous Anonimo

si,sono su messenger

 

At 10:59 PM, Anonymous Anonimo

Scolte, ma no ti paar che i colors del to banner a sedin propri bruts di viodi? prove a cambiaju, su pò.Grassie!

 

At 6:23 PM, Anonymous Anonimo

Bellissima la nuova testata con l'aquila! Complimenti! Volevo solo dirti di correggere il nome Badget,che scrivi sempre così mentre è invece Baget (Bozzo).Ciao!

 

At 8:34 AM, Blogger Davide

Grazie per i suggerimenti e le correzioni. Pregherei comunque tutti di firmarsi o comunque non lasciare commenti anonimi, così vi possiamo interagire meglio.

 

At 8:42 AM, Anonymous Anonimo

Questo template mi piace proprio: bello, pulito, leggibile. Ottimo.